Permettere l’apertura di terrazze e giardini, degli spazi all’aperto dei bar e dei ristoranti per far fare colazione o un pranzo all’aria aperta ai clienti, in zona arancione, già con il nuovo provvedimento del Governo che prenderà il via il 7 aprile prossimo, se realmente – come si ipotizza in questi giorni sulla stampa – la zona gialla non sarà prevista fino al 30 aprile prossimo o sarà prevista “rafforzata”.

E’ questa la proposta che parte da Luca Menesini, sindaco di Capannori e presidente della Provincia di Lucca, perché il Governo dia un segnale concreto di speranza alle attività economiche, duramente colpite dall’emergenza Covid, continuando a garantire la salute dei cittadini.

Menesini, infatti, ha inviato una lettera contenente questa proposta al Ministro della Salute Roberto Speranza e al Ministro per gli affari regionali e le autonomie Mariastella Gelmini.

Si tratterebbe di una novità da inserire nella regolamentazione della zona arancione, che coniuga la massima prudenza ancora oggi necessaria per piegare la curva del contagio e alleggerire gli ospedali dalla pressione, con le necessità sociali ed economiche che sempre più stanno emergendo.

Secondo Menesini, con la primavera si crea l’opportunità di sfruttare il bel tempo, considerato che è emerso in modo chiaro che all’aperto, se i contesti sono regolamentati e senza assembramenti, il contagio è molto più difficile.

Siamo in una fase delicata della pandemia – dice il presidente Luca Menesini – per cui occorre ponderare bene le misure, perché non possiamo vanificare gli sforzi fatti fino ad oggi. Allo stesso tempo, dobbiamo anche essere capaci di dare realmente un messaggio di fiducia alle persone. Ritengo corretta la decisione del Governo di aprire le scuole fino alla prima media in zona rossa, perché i nostri figli hanno bisogno di andare a scuola e perché è una scelta che riconosce l’importante ruolo sociale e culturale che la scuola svolge nella nostra società. Propongo al Governo di dare un segnale di speranza anche alle attività economiche, permettendo ai ristoranti e bar, in zona arancione, di aprire le loro terrazze e i loro giardini, di utilizzare lo spazio all’aperto per far fare colazione o pranzare i clienti fuori, mantenendo ovviamente i protocolli di sicurezza vigenti in zona gialla, ovvero distanziamento dei tavoli, e numero massimo di persone per tavolo. E’ un approccio alle aperture che viene discusso anche in altri Paesi europei e che trovo interessante da inserire già nel provvedimento del 7 aprile prossimo. Se poi, fra qualche settimana il quadro migliora sono certo che il Governo prenderà anche altre misure di allentamento, ma non essendoci subito le condizioni per adottarle, questa potrebbe essere una soluzione intermedia che dà respiro ai cittadini senza rinunciare alla necessaria prudenza”.


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